Il concerto inaugurale offrirà al pubblico un progetto di straordinario valore: la prima parte dell’Integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Johannes Brahms. Un’occasione unica per l’ascolto dal vivo del Concerto n. 2 interpretato al pianoforte da Benedetto Lupo, considerato tra i più grandi interpreti del panorama attuale. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Alessandro Bonato, in apertura eseguirà un altro caposaldo sinfonico, la Sinfonia n. 35 “Haffner” di Mozart.
W. A. Mozart
Sinfonia n. 35 in re maggiore, K. 385, Haffner
J. Brahms
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle magg., Op. 83
Benedetto Lupo
Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn. Da qui la collaborazione con le più importanti orchestre americane ed europee quali la Philadelphia Orchestra, la Boston Symphony, la Chicago Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la Baltimore Symphony, l’Orchestre Symphonique de Montréal, la Seattle Symphony, la Vancouver Symphony, la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Rotterdam Philharmonic, l’Hallé Orchestra, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, l’Orquesta Nacional de España, l’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, l’Orchestre Philharmonique de Liège, la Bergen Philharmonic, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, su invito di direttori quali Yves Abel, Vladimir Jurowski, Bernard Labadie, Juanjo Mena, Kent Nagano, solo per citarne alcuni.
La sua intensa attività concertistica lo vede ospite regolare delle principali sale da concerto e festival internazionali fra cui il Lincoln Center di New York, la Salle Pleyel di Parigi, la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Berlino, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, il Festival di Tanglewood, il Festival Internazionale di Istanbul, il Festival “Enescu” di Bucarest e il Tivoli Festival di Copenaghen.
Tra i momenti salienti della stagione scorsa ricordiamo il debutto con l’Orchestra Nazionale della RTVE di Madrid, la tournée con l’Orchestra da Camera di Mantova nei concerti di Salieri, Mozart e Beethoven; l’acclamato ritorno con la London Philharmonic nel Concerto per la mano sinistra di Ravel, e i recital monografici dedicati a Debussy, in Italia e all’estero, fra cui alla National Gallery di Washington nel giorno del centenario della morte del compositore (“il recital Debussy di Benedetto Lupo è stato un’esperienza musicale, sensuale e sonora assolutamente eccezionale” Le Devoir – “le interpretazioni di Lupo, libere da qualsiasi prevedibilità e routine, sono interamente personali, meditate e fresche. Durante l’intero concerto, il pubblico lo ha ascoltato in quel rapito silenzio, riservato al miglior modo di far musica” Washington Post).
Nel 2019 è tornato, fra l’altro, alla Società del Quartetto di Milano e con l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di S. Cecilia diretta da Stanislav Kochanovsky.
Oltre alle registrazioni per numerose radiotelevisioni europee e statunitensi, Benedetto Lupo ha inciso per TELDEC, BMG, VAI, NUOVA ERA, nonché l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS. Nel 2005 è uscita una nuova incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto numerosi premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’Or”.
Nato a Bari, Benedetto Lupo ha iniziato gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Michele Marvulli e Pierluigi Camicia, perfezionandosi successivamente con Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini e frequentato le masterclass di Carlo Zecchi, Nikita Magaloff, Jorge Bolet e Murray Perahia. Dopo il debutto a tredici anni con il Primo Concerto di Beethoven, si è anche affermato in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il “Cortot”, “Robert Casadesus”, “Gina Bachauer” e nel 1992 con il Premio “Terence Judd” a Londra.
Pianista dal vasto repertorio, Benedetto Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica; tiene master class presso importanti istituzioni internazionali, è spesso invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali e, dall’anno accademico 2013/2014, è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è Accademico effettivo.
Alessandro Bonato
Vincitore del 3° premio assoluto alla “The Nicolai Malko Competition for young conductors 2018” (appena 23enne, unico italiano selezionato su 566 candidati e il più giovane di tutta la competizione), Alessandro Bonato nasce a Verona nel 1995 e ha già al suo attivo un’esperienza da musicista che lo pone tra i giovani emergenti dell’attuale panorama musicale italiano.
Inizia lo studio del violino all’età di 11 anni presso il Conservatorio statale di musica “E. F. Dall’Abaco” di Verona e, successivamente, studia composizione e contrappunto con Federico Zandonà e Andrea Mannucci e viola nella classe di Igino Semprebon. Avviato precocissimo alla direzione d’orchestra da Vittorio Bresciani, dal 2013 studia e si perfeziona sotto la guida di Pier Carlo Orizio, Donato Renzetti e Umberto Benedetti Michelangeli. Attualmente si sta perfezionando in viola barocca sotto la guida di Stefano Marcocchi.
Molto apprezzato da pubblico e critica, viene così descritto durante la Malko Competition: «…dalla tecnica affascinante, i due occhi abbaglianti e la punta della sua bacchetta formano un triangolo dorato penetrante in grado di affrontare direttamente determinati angoli dell’orchestra con risultati immediati. Chiudi gli occhi e senti che può estrarre un suono profondo e distintivo ed ha un intelletto che gli permette di tracciare strutture musicali complesse con cura e chiarezza…» (“Time to deliver” di Andrew Mellor – Venerdì, 27 Aprile 2018).
Debutta ufficialmente come direttore nel 2013, dirigendo l’orchestra del Conservatorio della sua città. Nel marzo 2016 è invitato a dirigere Il flauto magico di Mozart presso la Royal Opera House di Muscat in Oman.
Ha diretto importanti orchestre sinfoniche tra cui la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, la Royal Oman Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, la Danish National Symphony Orchestra, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra de la Universidad de Lima, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e l’Orchestra Sinfonica Siciliana.
È stato ospite di importanti festival come il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, il Festival “Settimane Musicali di Ascona” e il Rossini Opera Festival di Pesaro. Nel marzo 2019 ha diretto La cambiale di Matrimonio di Gioachino Rossini presso il Teatro Rossini di Pesaro in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dalla morte del compositore, in una produzione del Rossini Opera Festival.
A maggio 2019 ha debuttato nella stagione del Teatro Filarmonico di Verona con Gianni Schicchi di Puccini e Il maestro di cappella di Cimarosa dove è tornato nell’ottobre dello stesso anno con Il Matrimonio segreto di Cimarosa. Nel settembre 2019 aveva debuttato a Lima (Perù) con un galà lirico sinfonico in occasione dei festeggiamenti dei 500 anni dalla scomparsa di Leonardo Da Vinci.
Nell’agosto 2020 è stato protagonista del Rossini Opera Festival con la Petite Messe Solennelle di Rossini, in omaggio a tutti gli operatori al servizio della collettività e in memoria delle vittime della pandemia da “Covid-19”, poi con due Gala d’Opera accompagnando due star rossiniane come Nicola Alaimo e Jessica Pratt.
In collaborazione con Comune di Senigallia, FORM-Filarmonica Marchigiana, network regionale Marche Concerti